Di seguito gli interventi pubblicati in questa sezione, in ordine cronologico.
L'epidemia di coronavirus dovrebbe consigliare al Governo un rinvio del voto del 29 marzo per consentire ai cittadini che oggi non possono esercitare il diritto di riunirsi insieme di partecipare pienamente alla campagna elettorale... Continua a leggere...
(articolo su Sinistra Sindacale di Alfiero Grandi)
Alle ragioni del No - già ben illustrate da Alfonso Gianni - mi limito ad aggiungere che il taglio del parlamento del 37% è grave in sé, in quanto scarica su Camera e Senato le contraddizioni, gli errori, i ritardi e i problemi non risolti di un intero assetto istituzionale - a partire dal governo. Che non trova di meglio che intaccare pesantemente la credibilità e il ruolo di un architrave come il Parlamento, che deve rappresentare lo snodo essenziale della rappresentanza dei cittadini. La motivazione dei costi è semplicemente ridicola. Per dimostrare un risparmio hanno dovuto arrotondare verso l’alto il totale e moltiplicare per 10 anni, un trucchetto da baraccone... Continua a leggere...
(articolo del 18/2/20 di Alfiero Grandi su IL RIFORMISTA)
Il governo ha fissato una data molto ravvicinata per il referendum costituzionale. Ha prevalso la convinzione che potrebbe essere un pericolo […] [scarica file in pdf]
LEFT N. 03 | 14 febbraio 2020 Ma quale risparmio sui costi, vogliono solo l’uomo forte di Alfiero Grandi […] [scarica file in pdf]
Nell’articolo sul manifesto (8 febbraio), Fabio Vander solleva diversi problemi sul referendum costituzionale. Allarme condivisibile. Se si cambia la Costituzione per consentire un accordo di governo ci si avvia su una china pericolosa. Eppure non hanno reagito esponenti della sinistra che avevano definito la Costituzione la più bella del mondo. Né altri che l’avevano definita un bene comune, da tutelare per il bene della democrazia in Italia. Eppure nel 1939 la Camera è stata in abolita dal fascismo che ne ha fatto un organo del regime. Il parlamento è stato riconquistato dopo la vittoria sul nazifascismo, con l’elezione della Costituente, che ha consentito alle donne di votare per la prima volta, e con la Costituzione, che ha al centro il parlamento come lo conosciamo oggi. Curiose le posizioni in campo. La destra, che oggi sbraita, ha approvato il taglio del parlamento perché ha ceduto al richiamo della foresta dell’antipolitica. Prima la Lega al governo, poi Fratelli d’Italia e Forza Italia... Continua a leggere...
(articolo del 9/2/20 di Alfiero Grandi su www.jobsnews.it)
Il governo sembra spesso sul punto di entrare in crisi, poi finora ci ha abituati ad un guizzo che fin qui gli ha consentito di continuare.
La questione è troppo seria per non rifletterci su. Anzitutto si conferma che il referendum costituzionale ha obiettivamente allungato i tempi di vita del governo, ma che il “partito” che ne vorrebbe la crisi e tornare al voto prima possibile è al lavoro, più che mai... Continua a leggere...
Articolo di Alfiero Grandi – www.jobnews.it (1 Febbraio 2020)
Il sogno di Salvini si è infranto sul voto dell’Emilia Romagna. Dopo la sconfitta i leghisti si leccano le ferite e si comportano come la volpe che non riusciva ad arrivare all’uva. È la conferma che puntavano seriamente a conquistare una regione storicamente governata dalla sinistra e per comune riconoscimento, anche degli avversari, con buoni risultati. Ora la Lega deve ripensare ai suoi obiettivi e dovrà anzitutto discuterli con Fratelli d’Italia e Forza Italia che in Calabria ha ottenuto un buon risultato numerico. I toni sono già cambiati... Continua a leggere...
LEFT N. 03 | 17 gennaio 2020 Il Parlamento svilito dai populisti di Alfiero Grandi […] [scarica file in pdf]
Ho letto con interesse l'articolo di Azzariti sul referendum sul taglio dei parlamentari. Gaetano come sempre offre spunti di valutazione interessanti. Anzitutto l'esigenza di discutere del ruolo del parlamento oggi che come sappiamo è ridotto ai minimi termini.
Il parlamento oggi non gode di grande considerazione per diverse ragioni e troppi trovano comodo scaricare la crisi più profonda tra cittadini e istituzioni sui senatori e sui deputati, sostenendo come un passo importante avanti ridurli di numero (-37%).
Ha ragione Gaetano, la situazione è peggiorata nel tempo fino a “costringere” ad approvare le leggi di bilancio ... Continua a leggere...
Per favore si eviti di insistere a giustificare il taglio con i costi. Il parlamento ha un ruolo centrale nella nostra democrazia. Qualunque scelta sul parlamento dovrebbe essere affrontata con serietà, avendo a cuore il rilancio del suo ruolo non la sua riduzione ad un capitolo della spesa pubblica da tagliare. Ha scritto il prof Ainis che il referendum è una scelta opportuna perché è giusto sottoporre agli elettori una scelta di questa importanza. L’importanza del taglio dei parlamentari non può esistere a corrente alternata, cioè solo quando ne parlano i favorevoli, per sparire quando ne parlano i contrari. Dovremmo essere tutti d’accordo che è una scelta importante. Tanto più che il referendum è possibile perché il parlamento non ha raggiunto i due terzi di favorevoli, come è accaduto – ad esempio – con l’articolo 81. Dopo la presentazione delle firme dei senatori dal 12 gennaio inizierà il percorso che porterà al voto popolare in primavera. Il governo potrebbe differire di qualche mese la data del referendum se ci fossero altre modifiche costituzionali da sottoporre al voto. In effetti la maggioranza che sostiene il governo Conte 2 aveva concordato altre modifiche della Costituzione, ma risultano in alto mare... Continua a leggere...
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