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Alcune categorie pagheranno meno
.:: Alfiero Grandi Pubblicato in data:  09/09/2006  16:26:49, in Catasto, letto 2447 volte
Più spazi di manovra per i comuni e aliquote Ici più flessibili, propone il sottosegretario all'Economia Alfiero Grandi. Che nella squadra di Padoa-Schioppa si occupa di Catasto. «Le tasse locali sugli immobili - spiega - hanno bisogno di un margine maggiore di intervento: in alcuni casi l’Ici deve poter scendere anche sotto la soglia minima del 4% ed in altri deve poter salire anche oltre l'attuale aliquota massima fissata al 7%». Quanto alla questione del catasto «i sindaci hanno ragione a porre la questione, la loro sfida va accolta al volo, e penso che nella prossima Finanziaria si debba inserire un provvedimento per decentrare realmente questi uffici. Non è obbligatorio farlo con la finanziaria, ma questo è certamente un buon veicolo». I tempi però sono molto stretti? «E' vero. L'ideale sarebbe inserire tutto nella legge di bilancio, ma si potrebbe anche solamente inserire una prima norma e poi eventualmente perfezionarla con qualche emendamento che può arrivare in seguito nel caso serva perfezionare il lavoro. Si può vedere». In alternativa? «Va individuato un provvedimento a lato in grado comunque di conseguire questo risultato molto importante». Nella trattativa con i Comuni su risparmi e trasferimenti potrebbe insomma rivelarsi una buona carta da giocare? «Certamente. Nel momento in cui si discute del patto di stabilità interno e si cerca un'intesa tra stato centrale e amministrazioni periferiche sui livelli di saldo massimo che i Comuni devono mantenere, dare loro uno spazio di questo tipo è senz'altro molto utile. Avrebbero a disposizione uno strumento molto efficace per contrastare l'evasione e l'elusione che migliorerebbe notevolmente il ritmo delle loro entrate con la possibilità di riconoscere alla comunità, soprattutto a chi paga di più, un qualche alleggerimento». Ci sarebbero benefici anche per lo Stato centrale? «E' ovvio. Tutto quello che porta a conoscere meglio, dal punto di vista fiscale, le condizioni reali può produrre risultati anche per le entrate a livello generale. Se poi vai oltre...». C'è sempre sul tappeto la questione della rivalutazione delle rendite. «Poco o tanto qualcosa finirà per arrivare anche a Roma. A livello locale invece grazie al maggior gettito si può far pagare meno di ha pagato fino ad ora, si possono limare le aliquote massime, si può intervenire sulle esenzioni. A Roma, ad esempio, le famiglie con i redditi più bassi e le giovani coppie già oggi beneficiano di una riduzione consistente. Al riguardo, però, credo che ai Comuni vada fornito uno strumento in più come la possibilità di rendere flessibili le aliquote».