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"Controlli fiscali nei settori dove aumentano i prezzi e sulle aziende"
.:: Alfiero Grandi Pubblicato in data:  10/09/2007  11:55:07, in Fisco, letto 1893 volte

Intervista di Eduardo Di Blasi per l'Unità del 9 settembre 2007

Il sottosegretario all'Economia vede «un problema grave, contro il quale si deve reagire»

Alfiero Grandi, sottosegretario all’Economia e alle Finanze è convinto che ci troviamo davanti ad un problema serio  e che non si debbano commettere gli errori avvenuti nel passaggio da lira ad euro, «Il governo deve conoscere, controllare effettivamente con la collaborazione istituzionale di tutti; anche attraverso una cabina di regia. E creare un deterrente per evitare che si verifichino spirali inflazionistiche, attraverso controlli fiscali mirati al settore di produzione e alla singola azienda», afferma,

Qual è il pericolo che avverte?

«Oggi abbiamo avuto un impegno molto forte del governo ad esempio sulle pensioni, 900 milioni quest'anno, un miliardo e 200 l'anno prossimo. Ora i prezzi di cui si ragiona sono prevalentemente prezzi al consumo e soprattutto di generi di largo consumo. L'aumento di questi prezzi non incide su tutti alla stessa maniera. Se aumenta il prezzo dei biglietti dell'aereo ne soffrono coloro che prendono l'aereo, se aumentano beni come pasta, pane e latte soprattutto le fasce meno protette.,,».

A differenza che con il passaggio lira-euro, qui sembra che la percezione abbia preceduto l'aumento dei prezzi.

«Secondo me è stato anche montato. Certo qualche problema c'è sulle materie prime internazionali, Anche se alcuni esperti ritengono che nel settore delle farine ci saranno degli assestamenti appena ci sarà 0 raccolto di altri Paesi che sono forti produttori. Poi può darsi che questa sia una visione ottimistica.. La mia impressione è che alcuni organi di stampa, non so se coscientemente o meno, hanno lavorato per creare aiti clima d'allarme. Molti cittadini sono convinti che sia già aumentato tutto».

Che farà il governo?

«Il governo deve controllate e creare un deterrente. Adesso si tratta di vedere come fare».

Ha una proposta?

«Secondo me l'idea che il mercato si autoregola non funziona. Soprattutto quando la formazione del mercato dipende da centinaia di migliaia di soggetti che poi definiscono i cartellini. H mercato va bene. La trasparenza va bene. Molto importante potrebbe essere anche l'esperienza che ci fu a Roma con i pacchi di "Roma spende bene". Come importanti possono essere le iniziative prese da Regioni, Province, realtà associativi Bisogna creare un concerto di soggetti che prendano molto sul " serio questa questione sul nascere».

E poi c'è la deterrenza... In che modo?

«I prezzi internazionali sono controllabili E qui secondo me il deterrente potrebbe essere un controllo fiscale sui settori che dovessero essere responsabile dell'aumento ingiustificato dei prezzi».

Spieghi meglio.

«Credo che a questo punto ci potrebbe essere un sistema di controlli sia individuali che nei confronti di settori odi zone in cui si dovessero verifìcare degli scostamenti elevati».

È anche una novità che sia la grande distribuzione ad avvertire il pericolo.

«La grande distribuzione non ha interesse a creare un clima d'allarme. È una cosa interessante. Perché se avvenisse una contraddizione tra settori delle distribuzione ed altri andrà tutta a vantaggio dell'aumento della concorrenza».