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Cosa fare per ridurre le tasse sui lavoratori lo dice la finanziaria 2008
.:: Alfiero Grandi Pubblicato in data:  03/01/2008  15:17:22, in Lavoro, letto 1892 volte

Le leggi si fanno e si possono cambiare. Tuttavia è buona regola non esagerare. La legge finanziaria 2008  è in vigore da 3 giorni e contiene una previsione chiara in materia di riduzione della pressione fiscale sui lavoratori dipendenti. A questa scelta si è arrivati dopo un dibattito serrato, impegnato e preciso prima al Senato, poi alla Camera, che ha deciso la versione definitiva che oggi è legge dello Stato. Immagino che tutti gli interessati avranno seguito con attenzione il dibattito e l’evoluzione della norma che, per completezza, allego integralmente. E’ tanto vero che l’opposizione si è duramente scagliata contro la precisione con cui la norma è stata indirizzata ai soli lavoratori dipendenti, con ogni tipo di contratto come è ovvio. La maggioranza di centro sinistra, al contrario, ha compiuto una scelta inequivoca, optando di intervenire sulla detrazione per i lavoratori dipendenti, in particolare quelli a reddito più basso; questo perché intervenire genericamente sul drenaggio fiscale o sulle aliquote avrebbe comportato l’inclusione di tutti i contribuenti, cosa in sé  giusta ma che richiede ben altre risorse finanziarie a disposizione.

In seguito si potrà fare di più, ma la priorità indicata con chiarezza dal Parlamento attraverso la legge finanziaria 2008 appena approvata non lascia dubbi e la discussione che si aprirà a breve con le parti sociali, a partire dai sindacati, e con l’intera maggioranza è bene che ne tenga conto. Un voto parlamentare impegna tutti: chi lo da e chi lo riceve come mandato ed è bene che lo ricordino tutti per evitare ogni volta di ripartire da capo, visto che l’iter di approvazione della legge finanziaria ha impegnato ben tre mesi.

 Allegato

TESTO APPROVATO LEGGE FINANZIARIA – Art. 1 comma 4.

ARTICOLO 1(Disposizioni in materia di entrata, nonché disposizioni concernenti le seguenti Missioni:Organi costituzionali, a rilevanza costituzionale e  Presidenza del Consiglio dei ministri;Relazioni finanziarie con le autonomie territoriali)

4. Le maggiori entrate tributarie che si realizzassero nel 2008 rispetto alle previsioni sono prioritariamente destinate a realizzare gli obiettivi di indebitamento netto delle pubbliche amministrazioni e sui saldi di finanza pubblica definiti dal Documento di programmazione economico-finanziaria 2008-2011. In quanto eccedenti rispetto a tali obiettivi, le maggiori entrate sono destinate alla riduzione della pressione fiscale nei confronti dei lavoratori dipendenti, da realizzare mediante l’incremento della misura della detrazione per i redditi di lavoro dipendente di cui all’articolo 13 del testo unico delle imposte sui redditi, di cui al decreto del Presidente della Repubblica  22 dicembre 1986, n. 917, e successive modificazioni. A tale scopo, le maggiori  entrate di carattere permanente, come risultanti nel provvedimento previsto dall’articolo 17, primo comma, della legge 5 agosto 1978, n. 468, sono iscritte in un apposito fondo istituito presso il Ministero dell’economia e delle finanze, finalizzato al conseguimento dell’obiettivo dell’incremento della citata detrazione, da corrispondere, sulla base delle risorse effettivamente disponibili, a decorrere dal periodo d’imposta 2008,  salvo che si renda necessario assicurare la copertura finanziaria di interventi urgenti e imprevisti necessari per fronteggiare calamità naturali ovvero indifferibili esigenze connesse con la tutela della sicurezza del Paese. La misura dell’incremento di cui al periodo precedente, in ogni caso non inferiore al 20 per cento per le fasce di reddito più basse, è rideterminabile dalla legge finanziaria, ai sensi dell’articolo 11, comma 3, lettera b) della citata legge n. 468 del 1978, e successive modificazioni.