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Commissione finanze, la via più rapida per l’aliquota unica sulle rendite finanziarie
.:: Alfiero Grandi Pubblicato in data:  07/01/2008  16:18:59, in Fisco, letto 2129 volte

Il governo ha accolto l’ordine del giorno sulle rendite finanziarie, e il presidente Prodi, a ulteriore conferma della scelta, nella conferenza stampa di fine anno, ha ribadito l’impegno contenuto nel programma dell’Unione. Mi sembra, allora, che ora sia più chiara la volontà politica di andare avanti su questo impegno, resta da vedere come procedere. Io ritengo che la via più semplice sia riportare in Commissione finanze il disegno di legge che l’Aula della Camera ha iniziato ad esaminare, e che con alcune modifiche, tra cui il reinserimento dell’aliquota unica per la tassazione delle rendite finanziarie, potrebbe riprendere il cammino verso l’approvazione definitiva.

A mio modo di vedere, questa, oltre a essere la via più rapida, potrebbe essere quella che ci consente di risolvere i nodi politici e tecnici che, poco meno di un anno fa, ne hanno bloccato il cammino.

Tassare con aliquota unica al 20 per cento le rendite finanziarie produrrebbe, anzitutto, l’effetto positivo di ridurre di 7 punti l’aliquota che grava sugli interessi dei conti correnti, che oggi è al 27 per cento, e porterebbe a un’attenuazione dell’effetto piazzamento che ha la speculazione finanziaria, tassata al 12,5 per cento, contro gli investimenti produttivi che hanno una tassazione più alta.

L’aliquota unica restringerebbe, inoltre, il divario con la tassazione dei redditi, che va dal 23 al 43 per cento, e ridurrebbe la differenza di imposizione fiscale tra stock option e altre forme di reddito.

Sia molto chiaro che si sta parlando della tassazione delle rendite finanziarie e non di quella relativa ai titoli del Tesoro detenuti dai risparmiatori, per i quali la situazione non cambierebbe.