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Berlusconi firma per il nucleare ma la maggioranza degli italiani non è d'accordo,
.:: Alfiero Grandi Pubblicato in data:  24/02/2009  15:23:03, in Nucleare, letto 1804 volte
Berlusconi e Scaiola cercano l’appoggio di Sarkozy per tentare di mascherare il grave errore politico, economico, di sicurezza per le persone e l’ambiente che stanno compiendo tentando di reintrodurre il nucleare in Italia ad ogni costo, mentre in altri paesi come gli Stati Uniti la direzione è ben diversa e punta sulle energie da fonti rinnovabil i.

Berlusconi e Scaiola insistono per reintrodurre il nucleare in Italia e cercano di forzare la mano con l’accordo siglato con il Governo francese e per di più lo fanno senza tenere conto che oggi il nucleare è una fonte energetica non solo non sicura ma sempre più costosa, che usa fonti energetiche destinate ad esaurirsi in alcuni decenni, esattamente come il petrolio. Esemplare di un atteggiamento bugiardo l’impegno a risolvere lo smaltimento delle scorie radioattive che come è noto da decenni sono stoccate in condizioni insicure, con pericoli per l'ambiente e la salute delle popolazioni, nei piazzali delle vecchie centrali o vengono lavorate a costi proibitivi in altri paesi come.

Per di più Berlusconi e Scaiola vanno controcorrente, infatti – ad esempio -la scelta di Obama va nella direzione dello sviluppo delle energie da fonti rinnovabili che sono sicure, danno la possibilità di sviluppare tecnologie e nuova occupazione qualificate e in prospettiva queste fonti saranno sempre meno costose, tanto più per un paese come l’Italia che potrebbe svilupparle con maggiore facilità di altri paesi.

Senza dimenticare che buttare molte decine di miliardi di euro in investimenti sul nucleare, per un paese che non ha risorse infinite come l’Italia, vuol dire di fatto rinunciare a sviluppare le energie da fonti rinnovabili e impegnare anche ingenti risorse pubbliche in questa direzione.

E’ chiaro che oggi la lobby nuclearista, espressione di un vero e proprio comitato di affari, tenta di forzare la mano con l’aiuto del Governo italiano ma è altrettanto chiaro che in questo modo l’Italia per oltre un decennio continuerà a violare il protocollo di Kyoto e finirà con il pagare multe salatissime, mentre puntare sulle energie da fonti rinnovabili potrebbe consentirci di non aspettare i primi risultati per più di 10 anni e di iniziare invece quasi subito a ridurre le emissioni di CO2 rientrando gradualmente nei parametri di Kyoto, ma in condizioni di sicurezza che il nucleare non potrà mai garantire.

Inoltre il Governo dà per scontata l’approvazione della legge che per ora è all’esame del parlamento, ma dimentica che i cittadini italiani hanno deciso con un referendum che l’Italia doveva restare fuori dal nucleare e ancora oggi l’opinione pubblica, come dimostrano gli ultimi sondaggi, non è favorevole, soprattutto tra i giovani.

Sfido il Governo a indicare i futuri siti nucleari prima delle elezioni europee e ne vedremo delle belle.

Quindi il Governo ha fatto i conti senza l’oste, ha preso impegni che probabilmente non potrà mantenere perché le italiane e gli italiani si pronunceranno con ogni mezzo possibile su questa scelta e se necessario lo faranno anche con il voto.