.:: Home Page : Articoli : Stampa
APPROVATA RIFORMA CATASTO. La Camera approva gli articoli 13 e 14.
.:: Alfiero Grandi Pubblicato in data:  16/11/2006  12:58:32, in Catasto, letto 4348 volte
La scelta compiuta prima con il protocollo di accordo tra Governo e ANCI e ora con i testi approvati con gli articoli 13 e 14 della legge finanziaria è decisamente a favore del decentramento del catasto ai Comuni. Dopo una legislatura intera in cui il centro destra ha lasciato marcire la riforma, decisa già nel 1998, ora il centro sinistra imprime una svolta decisa. Il catasto italiano avrà 2 pilastri: il primo è quello nazionale attraverso l’Agenzia del territorio che deve garantire unitarietà nazionale, sussidiarietà e un alto livello professionale e tecnico, il secondo sarà il ruolo dei Comuni che avvicineranno il catasto ai cittadini unificando e semplificandone il funzionamento. È una svolta decisiva verso il decentramento del catasto riunificando nei Comuni la conoscenza del territorio, la gestione del rapporto con i cittadini e della fiscalità locale. Entro il 1° novembre 2007, ci sarà quindi una svolta decisa e i Comuni capoluogo e i gruppi di Comuni più piccoli, associati tra loro, potranno gestire il catasto nel territorio con il decisivo supporto dell’Agenzia del Territorio, il cui personale verrà valorizzato da questa riforma. Il 28 novembre p.v. verrà insediata la “cabina di regia” costituita da Governo e Comuni che gestirà la fase di transizione sulla base del protocollo Governo ANCI e di queste innovazioni legislative . Ci sono molti conservatorismi da battere (come dimostra l’assurda polemica del centro destra che parla di decentramento e poi lo nega nei fatti votando contro questa riforma) che cercano da tempo di bloccare il decentramento del catasto ai Comuni, ma è ferma intenzione del Governo procedere vincendo le resistenze. La polemica contro il decentramento che si trincera dietro la riforma gli estimi è del tutto strumentale, oppure dimostra di non avere ancora capito che la riforma degli estimi verrà impostata con un altro disegno di legge che verrà esaminato dalla Camera solo dopo la finanziaria 2007 e che quindi colloca in un momento successivo questa ulteriore riforma, necessaria ma non sovrapposta al decentramento del catasto. Il decentramento del catasto ai Comuni sarà decisivo per combattere evasione ed elusione di edifici e terreni. Questo nulla ha a che fare con la riforma degli estimi che verrà fatta solo in una fase successiva e a parità di gettito complessivo, come afferma il disegno di legge del Governo. 16.11.2006