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Arrivano i Referendum su acqua e nucleare
.:: Alfiero Grandi Pubblicato in data:  15/01/2011  09:56:02, in Nucleare, letto 1800 volte

- Pubblicato da L'Unità il 14/01/11

Nella prossima primavera se non ci saranno le politiche si voterà per 4 referendum abrogativi. Le poste in gioco saranno acqua bene pubblico e NO alla reintroduzione del nucleare in Italia.
I referendum per l’acqua bene pubblico promossi da un Comitato ampio e rappresentativo hanno il sostegno di un milione e quattrocentomila firme. Un ottimo viatico ma ora occorre arrivare a oltre 24 milioni di elettori, dopo 20 anni di referendum senza quorum .
Il referendum sul nucleare vuole abrogare la legge fatta approvare dal Governo con voto di fiducia nel 2009 e che ribalta l’esito dei referendum del 1987.
La lobby nucleare italiane e internazionale in combutta con il Governo Berlusconi punta a precipitare l’Italia in un’avventura costosissima, pericolosa per le persone e per l’ambiente.
IdV ha promosso il referendum abrogativo in modo discutibile. L’errore più serio è avere pensato di affrontare questa prova impegnativa senza coinvolgere tutte le energie ambientaliste, sociali e politiche.
Ora il referendum c’è e tutti debbono rendersi disponibili a unire le energie per bloccare l’avventura nucleare in Italia.
I referendum per l’acqua e contro il nucleare sono oggettivamente alleati e non ci si può attardare in polemiche.
Del resto la lobby nucleare impegna mezzi finanziari ed economici senza precedenti come dimostrano i suoi costosi spot in televisione e sulla stampa. Gli organi di controllo debbono imporre la par condicio elettorale.
Occorre far sapere che
-investire nel nucleare è costosissimo, avrebbe un limite temporale simile al petrolio ed è incompatibile con lo sviluppo delle energie da fonti rinnovabili, come ha confermato il documento di 200 imprenditori, prima firma Pistorio. Non a caso Enel ha venduto parte delle rinnovabili per ridurre i debiti e potersi così buttare nell’avventura nucleare, a conferma che i soldi per fare tutto non ci sono.
-il nucleare è pericoloso anche nel funzionamento normale come confermano studi francesi e tedeschi che hanno riscontrato un aumento di 3 volte delle leucemie nei bambini e genera scorie che diventano inoffensive in centinaia, a volte centinaia di migliaia, di anni. Il nucleare lascia in eredità alle future generazioni aree e materiali pericolosi per millenni.
In caso di incidente (ce ne sono tanti nel mondo) e senza arrivare a quelli catrastrofici occorre adottare misure di sicurezza incompatibili con un territorio instabile e molto popolato come il nostro. Chi dirà alle popolazioni che al segnale debbono chiudersi in casa, non bere acqua, prendere pillole di iodio e rischiano l’evacuazione dell’abitazione ?
-il risparmio energetico e le energie rinnovabili non solo garantiscono salute, ambiente, autonomia energetica, ma consentono occupazione 15 volte più del nucleare e un’articolazione nel territorio di investimenti e di attività imprenditoriali, di ricerca e innovazione.
Nucleare e rinnovabili sono 2 diversi modelli di sviluppo. Il referendum è l’occasione per riaffermarlo, come nel 1987.
Alfiero Grandi