Paolo Nerozzi e' morto, cordoglio e dolore
Conoscevo Paolo Nerozzi da molti decenni, abbiamo lavorato insieme per periodi intensi della nostra vita sindacale e politica. Voglio ricordare in particolare il periodo trascorso nella funzione pubblica cgil, di cui ero diventato a sorpresa il segretario generale nel 1988, pur non avendo alcun trascorso lavorativo nei settori pubblici, nella convinzione della CGIL nazionale che la nuova categoria unificata di Enti locali, Sanita' pubblica e privata, Aziende pubbliche nazionali e locali, Stato, parastato doveva avere un forte connotato confederale. Un "confederale" come il segretario generale dell'Emilia Romagna era considerata la scelta necessaria per garantire la confederalita' della nuova categoria. Il primo con cui parlai fu proprio Paolo Nerozzi, avevo chiaro il mandato ricevuto ma anche convinto che andava gestito assumendo il punto di vista delle categorie interessate. L'orientamento generale doveva essere tradotto in politiche rivendicative e contrattuali. Fare funzionare al meglio la pubblica amministrazione e i servizi per puntare al cuore del senso del lavoro pubblico per saldare le rivendicazioni al miglioramento della risposta pubblica in ogni campo per cittadine e cittadini. La riforma della contrattazione pubblica per toglierla dalle pastoie di controlli burocratici e soffocanti, quindi la modifica del rapporto di lavoro per lavorare meglio, con utilita' e contropartita di riconoscimenti adeguati del ruolo dei lavoratori. Paolo mi aiuto' a identificare gli obiettivi coerenti con un ruolo riformatore del settore pubblico. Continuai questo lavoro da segretario confederale visto che Trentin mi affido' ancora il compito di seguire tutto il comparto pubblico. Dopo Pino Schettino, poco ricordato visto il ruolo che ebbe come primo segretario proveniente dalla categoria, fu proprio Paolo Nerozzi a raccogliere il testimone della categoria e a continuare il lavoro di riforma del lavoro pubblico, assalito da vari conservatorismi, sul piano contrattuale e di riforma del ruolo del lavoro pubblico. Per questo la CGIL puo' vantare un lungo periodo di continuita' di iniziativa nel settore pubblico, raccogliendo energie importanti e svolgendo un ruolo unitario senza complessi di inferiorita'. Nella vita difficilmente e' una sola fase che caratterizza la vita delle persone, tuttavia alcune fasi sono decisive e questo periodo per Paolo fu importante, di rilievo. Sarebbe un errore pensare che fosse un periodo caratterizzato solo da alcuni, invece ne fecero parte a vario titolo tanti altri che oggi non ci sono più, mentre altri ancora continuano tuttora il loro impegno civile e sono segnati proprio da questa fase sindacale e politica, di cui Paolo fu certamente un protagonista. Il dolore per la morte di Paolo per quanti l'hanno conosciuto, per Nadia e le sue carissime figlie, deve aiutarci a ricordare il contributo che ha dato come dirigente sindacale e politico.
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