| Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
 
 
      (articolo di Alfiero Grandi su www.jobsnews.it del 27/02/21) 
 Il governo Draghi è insediato e al completo, quindi può operare e ora occorre incalzarlo per verificare se e in quale misura ci siano disponibilità ad ascoltare e a tenere conto delle richieste che vengono da associazioni, dai cittadini, dal paese. Naturalmente è lecito avere dubbi e anche qualcosa di più sulla reale capacità del nuovo governo di realizzare gli impegni presi di fronte al parlamento e al paese. Vale la pena di insistere sull’esigenza di fondo di non restare in attesa ma di farsi sentire al più presto, di incalzare il governo, anche perché alcuni importanti impegni sono a scadenza molto ravvicinata. Se i tempi dovessero slittare l’Italia rischia di pagare un prezzo pesante in salute e nel futuro economico e sociale...  Continua a leggere...  
      (articolo di Alfiero Grandi su www.jobsnews.it del 21/02/21) 
 
Più semplice è giudicare                 gli impegni presi da Draghi in parlamento durante la                 fiducia. Ma in questa occasione mi interessa mettere                 l’accento sui silenzi, che possono avere diverse                 motivazioni, come concentrare l’attenzione su alcuni                 punti oppure allontanare problemi complicati che                 potrebbero aprire ferite nella compagine che lo                 sostiene...  Continua a leggere...   
      (articolo di Alfiero Grandi su www.jobsnews.it del 12/02/21) Ricostruire una                 maggioranza politica dopo la crisi di governo provocata                 irresponsabilmente da Italia Viva è risultato                 impossibile. Proseguire nella ricerca di una nuova                 componente della maggioranza del governo Conte 2 si è                 rivelato impercorribile e un errore. Una diversa                 maggioranza politica non esisteva, come ha accertato con                 l’incarico esplorativo il Presidente della Camera. Il Presidente della                 Repubblica non poteva che trarne le conseguenze, per                 questo ha spiegato con nettezza che non ci sono oggi le                 condizioni per convocare elezioni anticipate, perché la                 pandemia non è sotto controllo (quasi 93.000 morti),                 perché è in atto una crisi sociale ed economica                 devastante che drammatizza le disuguaglianze, perché c’è                 l’urgenza di decidere sull’impiego delle imponenti                 risorse europee previste per sostenere la ripresa                 dell’Italia, garantendone l’impiego migliore...  Continua a leggere...   
      (articolo di Alfiero Grandi su www.jobsnews.it del 07/02/21) 
 Quando il quadro cambia repentinamente le vecchie immagini restano impresse e si sovrappongono per un periodo. L’incarico a Draghi di formare il nuovo governo ricorda questi inganni dell’ottica, i giudizi e i comportamenti sembrano attardarsi sul fotogramma precedente anche se si fanno largo le nuove immagini. Una valutazione compiuta ha bisogno che il percorso avviato con l’incarico del Presidente Mattarella a Mario Draghi si concluda con la formazione del nuovo governo e il voto in parlamento. Tuttavia qualche considerazione è già possibile. La ricerca spasmodica, oltre il ragionevole, di nuovi soggetti (voti) per compensare il venire meno di Italia Viva ha fatto velo su alcuni passaggi. La ricerca dei costruttori/responsabili ha mostrato la sua impercorribilità con quel senatore Vitali che aveva dichiarato la sera che avrebbe sostenuto il governo e che al mattino si è rimangiato tutto su richiesta di Berlusconi. Questo episodio si commenta da solo, ma ha ammonito chiaramente che la ricerca spasmodica di sostituire i voti di Italia Viva stava costando troppo in termini di credibilità del resto della coalizione, che era evidentemente in panne...  Continua a leggere...  
      
 		
(articolo del 04/2/21 di Alfiero Grandi su volerelaluna.it/)
 Prima della crisi, e nel (vano) tentativo di evitarla, Conte ha detto in Parlamento che il Governo vuole rimettere in moto la riforma della legge elettorale, precisando che sarà proporzionale. La novità non è il contributo del Governo (anche se è il Parlamento il protagonista della legge elettorale: basta ricordare l’eccesso di Renzi che fece approvare[…]   [scarica file in pdf]   |