Immagine  
"
Vedi di non chiamare intelligenti solo quelli che la pensano come te

Ugo Ojetti
"
 
.:: Home Page : Articoli
Legge elettorale: Letta sbaglia, D’Alema ha ragione
.:: Alfiero Grandi Pubblicato in data:  08/11/2021  16:36:10, in Politica, letto 797 volte
(www.jobsnews.it del 8/11/21)

Mi dispiace ammetterlo ma credo che Enrico Letta stia sbagliando sulla legge elettorale. Naturalmente è suo diritto rinviare la discussione e le scelte sulla legge elettorale a dopo l’elezione del Presidente della Repubblica. Il punto debole di questa scelta è che se dopo l’elezione del nuovo Presidente della Repubblica la situazione politica dovesse precipitare verso le elezioni anticipate saremmo costretti a votare con la legge elettorale in vigore, che ha fatto solo disastri e che non soddisfa né i maggioritari ad ogni costo, né tanto meno i proporzionalisti. Ricordiamo sempre che la legge elettorale attualmente in vigore è sostanzialmente un “rosatellum”. Peggiorato dal taglio dei parlamentari e da una legge che ha adattato il “rosatellum” originario al taglio degli eletti alla Camera e al Senato. Questo adattamento al taglio dei parlamentari segue sostanzialmente i voleri della Lega, ai tempi del Conte 1, quando era in maggioranza. Il Conte 2, seppure con una diversa maggioranza, invece di impegnarsi ad approvare una nuova legge elettorale, ha pensato bene di emanare il decreto del Presidente del Consiglio che dà attuazione alla legge approvata nel maggio 2019 e così il cerchio si è chiuso stabilizzando un “rosatellum” peggiorato.

Senza una nuova legge purtroppo voteremo con un meccanismo elettorale che non piace a tanti ma di cui nessuno per ora avvia seriamente il superamento. Manca la consapevolezza dell’urgenza dei fatti e di cosa vorrebbe dire rischiare il voto con la legge attuale. L’ultimo tentativo fu la proposta di legge dell’on. Brescia del M5Stelle che purtroppo è stata insabbiata rapidamente. Delle modifiche costituzionali che avrebbero dovuto alleggerire i difetti dell’attuale legge elettorale, ad esempio per il Senato dove intere regioni non hanno numeri per un minimo di proporzionalità, non è restato nulla. L’unica modifica approvata porterà si i giovani a votare a 18 anni per il Senato (positivo) ma non potranno però essere eletti, perché la soglia di eleggibilità resta a 40 anni, contrariamente alle promesse fatte.

Se si dovesse andare al voto anticipato, per circostanze imprevedibili, saremmo seriamente nei guai. In ogni caso una buona legge elettorale indurrebbe i partiti a ragionare da subito diversamente.

Al di là dei meccanismi preferiti le ragioni per approvare una nuova legge elettorale sono essenzialmente due. La prima è che la disaffezione verso il voto è arrivata a livelli insopportabili per una corretta vita democratica. Quando più della metà delle elettrici e degli elettori non va a votare vuol dire che la sfiducia è cresciuta a vista d’occhio e che anche il ruolo del Movimento 5 Stelle, che aveva cercato di rappresentare il malcontento e l’antipolitica fino ad ottenere oltre il 32 % dei consensi nel 2018, è crollato. Perfino la destra ha perso nelle elezioni amministrative più per l’astensionismo sui suoi candidati che per i progressi di quelli del Pd e delle variegate coalizioni di alleati. Non è vero che una democrazia funziona anche se l’astensionismo supera i livelli di guardia, perché si aprono vuoti nella capacità di rappresentare il paese che prima o poi portano a guai seri proprio per la qualità della democrazia. Senza rappresentanza crescono le fiammate e le contrapposizioni, anche violente.

La seconda è che se la disaffezione e l’astensionismo crescono oltre i livelli di guardia si rafforza la crisi della rappresentanza delle elettrici e degli elettori, cioè il ruolo del parlamento. Si poteva pensare che ormai la crisi di credibilità del parlamento fosse arrivata al punto più basso. Quando il parlamento accetta di tagliare sé stesso non è un merito, ma solo la conferma che la crisi del suo ruolo è ormai introiettata dai suoi componenti, al punto tale da essere vissuta come inevitabile, dimenticando le responsabilità di altri ben contenti di scaricare sul parlamento.

Con il governo Draghi abbiamo la conferma di quanto era già abbondantemente avvenuto: voti di fiducia, decreti legge a raffica, maxiemendamenti, deleghe al Governo oltre ogni ragionevolezza. Oggi questo sistema è diventato regola su ogni argomento, fino ad arrivare a decreti legge che delegano il governo a decidere, cosa che di solito veniva esclusa in partenza perché contenenti una doppia delega, ma oggi non risulta che i Presidenti delle Camere esercitino il loro grande potere di regolare i lavori parlamentari per escludere modalità decisionali che offendono il ruolo del parlamento. In passato non è stato così.

Quindi il Governo è sugli altari e il parlamento è ai suoi piedi, chiamato a ratificarne le decisioni. I riconoscimenti formali del Presidente del Consiglio al ruolo del parlamento sono poco più di un cortese galateo.

Se il parlamento dovesse finire con l’essere considerato non più l’architrave del nostro sistema democratico che la Costituzione gli assegna, ma un organo subalterno al Governo, quando non al Presidente del Consiglio, si aprirebbe inevitabilmente la strada alla modifica della Costituzione stessa. Infatti nella Costituzione americana il presidenzialismo è bilanciato da 2 camere con diversa rappresentanza la cui elezione è del tutto autonoma dal Presidente, in modo da bilanciare i poteri. L’Italia rischia di ridurre progressivamente il potere del parlamento al punto che il Governo non avrebbe più di fronte un potere da cui dipende e che lo controlla, come dovrebbe essere il ruolo del parlamento in Italia. È partendo da queste due preoccupazioni politiche e democratiche di prima grandezza che si deve ragionare di legge elettorale, non per il gusto di discutere dei meccanismi oscuri del potere.

Qui è intervenuta la novità dell’intervista di D’Alema al Corriere che parte da una critica delle ammucchiate elettorali, di un sistema che non funziona, rissoso. Aggiungo che tutte le coalizioni che si sono formate negli ultimi due decenni con leggi elettorali maggioritarie si sono dissolte e non sono mai arrivate alla fine della legislatura. D’Alema aggiunge che negli ultimi 15 anni si sono fatti governi che con le elezioni non c’entrano nulla. D’Alema propone di adottare il sistema elettorale tedesco, che come è noto è proporzionale. Proporzionale al punto che il numero dei parlamentari è mobile, da un minimo di 598 ai 735 di oggi e potrebbe ancora crescere in futuro, per garantire ad ogni costo la proporzionalità della rappresentanza parlamentare.

Il parlamento tedesco si gonfia e si sgonfia, come prevede la legge, per garantire il proporzionale, in Italia abbiamo tagliato la stessa cifra di deputati, senza chiederci quale rappresentanza avremmo avuto dopo e tanto meno che fine avrebbe fatto la proporzionalità.

È una novità di rilievo la posizione di D’Alema che ragiona su cosa non va e su come porvi rimedio, prima che sia troppo tardi. Spingere sul maggioritario ha anche il grave difetto di costringere forze di destra che non sono d’accordo sull’estremismo di Salvini, sul suo sovranismo, che vogliono mantenere un rapporto con l’Europa e che quindi potrebbero esprimere meglio le loro posizioni in un sistema articolato di rappresentanza.

Che senso ha spingere la destra sotto l’egemonia di Salvini?

Che senso ha un meccanismo elettorale come quello italiano che ha portato il nostro parlamento al punto più basso di credibilità, e forse di qualità, in nome di un maggioritario ad ogni costo, mentre la Germania con il suo sistema elettorale affida un ruolo ai partiti. Ruolo che li aiuta a svolgere il loro compito anziché deprimerli con un eccesso di personalizzazione come in Italia e che insieme affida agli elettori un ruolo che li avvicina al voto anziché respingerli, perché gli elettori possono scegliere chi li rappresenta. Dopo, in parlamento, gli eletti troveranno la formula di governo migliore, o almeno possibile, e per questo obiettivo prevedono il tempo necessario per arrivare ad un accordo condiviso liberamente, senza nervosismi e senza l’ubbia di sapere la sera delle elezioni chi governerà, perché sanno che conta di più sapere se lo farà per 5 anni.

Proporzionale e scelta diretta dei parlamentari da parte degli elettori, togliendo il potere di nomina dall’alto ai vertici dei partiti, sono passaggi importanti per ridare ruolo al parlamento, migliorarne qualità ed autonomia degli eletti. Naturalmente non basta. Occorre ridare ruolo ai partiti. Togliere il sistema di finanziamento pubblico è stato un errore, certo va rivisto studiando le altre esperienze europee, Germania in testa, ma la situazione italiana attuale non regge. Così sempre più la politica sarà riservata ai ricchi o da loro influenzata.

In generale occorre attuare l’articolo 49 della Costituzione garantendone la democraticità interna, il rispetto delle minoranze e in questo quadro di garanzie occorre individuare le forme di sostegno all’attività politica. Se i partiti non riescono a svolgere il loro ruolo ne risente tutta l’organizzazione della democrazia, il suo funzionamento. Certo D’Alema giustamente invoca una riflessione dei partiti sul loro ruolo, rilanciando prospettive, ideali e perfino ideologie, sdoganando un concetto maledetto. Ha ragione. La sinistra dovrebbe provarci.

La legge elettorale è tuttavia il primo urgente punto di intervento e il tempo per farlo è ora, prima che la situazione sfugga di mano. Dopo restano solo le autocritiche.

Articolo Articolo  Storico Storico Stampa Stampa
 
Nessun commento trovato.

Testo (max 2000 caratteri)
Nome
eMail



Scrivi i caratteri che leggi nell'immagine, rispettando le maiuscole


Trattamento dei dati
Informativa art. 13 D.lgs. 196/2003Desideriamo informarla che il D.lgs. n. 196/2003 prevede la tutela delle persone e di altri soggetti rispetto al trattamento dei dati personali. Secondo la normativa indicata, tale trattamento sarà improntato ai principi di correttezza, liceità e trasparenza e di tutela della Sua riservatezza e dei Suoi diritti. Ai sensi dell'art. 13 del D.lgs. n.196/2003, Le forniamo, quindi, le seguenti informazioni:

    • I dati da Lei forniti verranno trattati esclusivamente per finalità concernenti l'attività informativa di questo spazio
    • Il conferimento dei dati è facoltativo e l'eventuale rifiuto a fornire tali dati non ha alcuna conseguenza.
    • I dati da Lei forniti non saranno oggetto di diffusione se non quelli specifici di questo sito web.
Disclaimer
L'indirizzo IP del mittente viene registrato, in ogni caso si raccomanda la buona educazione.
Iscriviti alla newsletter
 

Cerca per parole chiave
 



Titolo
Ambiente (1)
Atti Ufficiali (2)
Avvisi (3)
Avvisi ai lettori blog (3)
Bologna (3)
Catasto (36)
Contributi al Blog (1)
Diritti (4)
Economia (64)
Energia e ambiente (1)
Finanza (23)
Finanziaria (10)
Fisco (27)
generale (3)
Internazionale (2)
Interviste (12)
Lavoro (32)
Ministero delle Finanze (10)
Nucleare (58)
Ogm (1)
Omeopatia (2)
Pace (1)
Politica (406)
Pubblicazioni (13)
Sondaggio (1)
Tobin tax (12)
Trentin (1)
Welfare (7)

Catalogati per mese:
Agosto 2005
Settembre 2005
Ottobre 2005
Novembre 2005
Dicembre 2005
Gennaio 2006
Febbraio 2006
Marzo 2006
Aprile 2006
Maggio 2006
Giugno 2006
Luglio 2006
Agosto 2006
Settembre 2006
Ottobre 2006
Novembre 2006
Dicembre 2006
Gennaio 2007
Febbraio 2007
Marzo 2007
Aprile 2007
Maggio 2007
Giugno 2007
Luglio 2007
Agosto 2007
Settembre 2007
Ottobre 2007
Novembre 2007
Dicembre 2007
Gennaio 2008
Febbraio 2008
Marzo 2008
Aprile 2008
Maggio 2008
Giugno 2008
Luglio 2008
Agosto 2008
Settembre 2008
Ottobre 2008
Novembre 2008
Dicembre 2008
Gennaio 2009
Febbraio 2009
Marzo 2009
Aprile 2009
Maggio 2009
Giugno 2009
Luglio 2009
Agosto 2009
Settembre 2009
Ottobre 2009
Novembre 2009
Dicembre 2009
Gennaio 2010
Febbraio 2010
Marzo 2010
Aprile 2010
Maggio 2010
Giugno 2010
Luglio 2010
Agosto 2010
Settembre 2010
Ottobre 2010
Novembre 2010
Dicembre 2010
Gennaio 2011
Febbraio 2011
Marzo 2011
Aprile 2011
Maggio 2011
Giugno 2011
Luglio 2011
Agosto 2011
Settembre 2011
Ottobre 2011
Novembre 2011
Dicembre 2011
Gennaio 2012
Febbraio 2012
Marzo 2012
Aprile 2012
Maggio 2012
Giugno 2012
Luglio 2012
Agosto 2012
Settembre 2012
Ottobre 2012
Novembre 2012
Dicembre 2012
Gennaio 2013
Febbraio 2013
Marzo 2013
Aprile 2013
Maggio 2013
Giugno 2013
Luglio 2013
Agosto 2013
Settembre 2013
Ottobre 2013
Novembre 2013
Dicembre 2013
Gennaio 2014
Febbraio 2014
Marzo 2014
Aprile 2014
Maggio 2014
Giugno 2014
Luglio 2014
Agosto 2014
Settembre 2014
Ottobre 2014
Novembre 2014
Dicembre 2014
Gennaio 2015
Febbraio 2015
Marzo 2015
Aprile 2015
Maggio 2015
Giugno 2015
Luglio 2015
Agosto 2015
Settembre 2015
Ottobre 2015
Novembre 2015
Dicembre 2015
Gennaio 2016
Febbraio 2016
Marzo 2016
Aprile 2016
Maggio 2016
Giugno 2016
Luglio 2016
Agosto 2016
Settembre 2016
Ottobre 2016
Novembre 2016
Dicembre 2016
Gennaio 2017
Febbraio 2017
Marzo 2017
Aprile 2017
Maggio 2017
Giugno 2017
Luglio 2017
Agosto 2017
Settembre 2017
Ottobre 2017
Novembre 2017
Dicembre 2017
Gennaio 2018
Febbraio 2018
Marzo 2018
Aprile 2018
Maggio 2018
Giugno 2018
Luglio 2018
Agosto 2018
Settembre 2018
Ottobre 2018
Novembre 2018
Dicembre 2018
Gennaio 2019
Febbraio 2019
Marzo 2019
Aprile 2019
Maggio 2019
Giugno 2019
Luglio 2019
Agosto 2019
Settembre 2019
Ottobre 2019
Novembre 2019
Dicembre 2019
Gennaio 2020
Febbraio 2020
Marzo 2020
Aprile 2020
Maggio 2020
Giugno 2020
Luglio 2020
Agosto 2020
Settembre 2020
Ottobre 2020
Novembre 2020
Dicembre 2020
Gennaio 2021
Febbraio 2021
Marzo 2021
Aprile 2021
Maggio 2021
Giugno 2021
Luglio 2021
Agosto 2021
Settembre 2021
Ottobre 2021
Novembre 2021
Dicembre 2021
Gennaio 2022
Febbraio 2022
Marzo 2022
Aprile 2022
Maggio 2022
Giugno 2022
Luglio 2022
Agosto 2022
Settembre 2022
Ottobre 2022
Novembre 2022
Dicembre 2022
Gennaio 2023
Febbraio 2023
Marzo 2023
Aprile 2023
Maggio 2023
Giugno 2023
Luglio 2023
Agosto 2023
Settembre 2023
Ottobre 2023
Novembre 2023
Dicembre 2023
Gennaio 2024
Febbraio 2024
Marzo 2024

Ultimi commenti:
Ciao , Vedo il tuo sito web ww...
03/11/2023  12:47:05
.:: emma carey
Lo chiamo sig. DIDIER GOMESSE....
26/03/2023  23:08:30
.:: gomesse
Lo chiamo sig. DIDIER GOMESSE....
26/03/2023  23:06:55
.:: gomesse
Con questo messaggio vi faccio...
28/11/2022  18:04:56
.:: massimo
Con questo messaggio vi faccio...
28/11/2022  18:00:15
.:: massimo olati



Titolo



Ci sono 1869 persone collegate