Immagine  
"
La filosofia non serve a nulla, dirai; ma sappi che proprio perchè priva del legame di servitù é il sapere più nobile.

Aristotele
"
 
.:: Home Page : Articoli
Dazi, armi, Nato: Europa timida davanti ai diktat Usa. E Meloni rema contro gli interessi di Italia e Ue
.:: Alfiero Grandi Pubblicato in data:  15/07/2025  15:18:59, in Politica, letto 95 volte

(www.strisciarossa.it - 15 Luglio 2025)

Dopo la lettera di Trump a Von der Leyen le carte sono sul tavolo, basta volerle leggere. Non si è mai visto in una trattativa a due (presunti alleati) che un soggetto decida di mandare un ultimatum all’altro, come ha fatto Trump che ha annunciato dazi del 30 % per l’Europa dal prossimo 1° agosto. Poco sotto il Canada. Va ricordato che la recente riunione Nato si è conclusa con la decisione di aumentare la spesa militare al 5 % del Pil per i singoli stati in 10 anni. Qualche margine interpretativo non contraddice la sostanza. Stupisce che l’Unione europea abbia subito questo diktat di Trump, portato avanti da Rutte – che si rivela figura tanto imbarazzante quanto subalterna – senza porsi il problema di un rapporto complessivo con l’attuale Presidenza Usa: riarmo, dazi, Ucraina, Gaza, ecc.

Avere accettato prima l’imposizione del riarmo senza tenere presenti i dazi e altri problemi è stato un errore, dovuto alla subalternità che governi come quello italiano e in particolare Giorgia Meloni hanno dimostrato verso Trump. Questo sta creando un serio problema per l’interesse nazionale.

Non si è riflettuto abbastanza sul fatto che se verrà rispettato l’obiettivo del 5%, superiore all’attuale percentuale di spesa militare americana, le economie dei singoli stati Nato avranno una torsione militarista che ridurrà lo spazio per la spesa sociale (sanità, scuola, pensioni, ecc.) e cambierà la qualità stessa del sistema produttivo. Non è un mistero che c’è chi pensa di sostituire la produzione di auto con quella di mezzi militari.

Robert Kennedy oltre 60 anni fa aveva denunciato che era una deviazione morale e sociale che le armi di distruzione di massa (fece l’esempio del napalm) venissero conteggiate nel Pil, cioè nella ricchezza nazionale prodotta, mentre i disastri che provocavano queste armi o le misure preventive per l’ambiente non venivano conteggiate. Da lì partì una riflessione tuttora non risolta su come si dovrebbe calcolare la ricchezza nazionale, perché guadagno e profitti non sono tutti uguali, alcuni infatti vengono calcolati sul peggioramento delle condizioni di vita, sulle distruzioni, sulla cancellazione della vita stessa.

La pretesa di Trump di fare pagare alla Nato gli impegni degli Usa a sostegno dell’Ucraina è un corollario della logica di prendere decisioni mettendole a carico di altri, come se i singoli stati non avessero già da anni preso impegni costosi per l’Ucraina, anche se purtroppo gli impegni sono solo per il sostegno militare e ancora non c’è un’iniziativa autonoma per cercare soluzioni di pace, anzi si continua stancamente con i pacchetti di sanzioni alla Russia, siamo al 17°. Anche i ragionamenti fatti sulla ricostruzione dell’Ucraina nell’incontro di Roma presuppongono la fine dei combattimenti e quindi una soluzione di pace che non c’è e per la quale non c’è neppure un’iniziativa europea degna di questo nome.

Il sovranismo dei dazi

Al 5 % si aggiunge ora la manovra di Trump sui dazi che con prepotenza pretende di fare pagare una parte del debito pubblico degli Usa all’Europa, come del resto sta facendo con altri stati storicamente alleati. Senza dimenticare che la richiesta si completa con quella di togliere di mezzo leggi europee che regolano le importazioni dagli Usa (ad es: regole per la salute nell’agroalimentare, fiscalità e uso dei dati per le grandi aziende informatiche, ecc.) decise in piena sovranità dall’Unione europea. Già dazi al 10% avrebbero creato problemi, il 30% avrebbe delle conseguenze addirittura gravi. L’Italia sarebbe spinta in recessione. Se entrerà in vigore l’impianto dei dazi che Trump vorrebbe imporre con l’atteggiamento prepotente e ricattatorio che lo caratterizza cambierebbe in profondità il sistema di rapporti tra Usa e il resto del mondo, a partire dagli “alleati” europei.

Questo scontro evidente e pericoloso per l’intera economia mondiale porterebbe a recessione, inflazione e riduzione dell’occupazione per molti paesi, compresi gli Usa, ad un ulteriore divaricazione nella ricchezza e nelle condizioni di vita, è il risultato della concezione sovranista per il futuro degli Usa, sintetizzato dal Maga.
I sovranisti di altri paesi, a partire dall’Italia, sono spiazzati perché dopo avere flirtato con Trump, sognando di avere un riferimento mondiale e di ottenere condizioni privilegiate dal loro riferimento politico oggi sono incapaci di affrontare la dura realtà. Basta vedere l’imbarazzo di Giorgia Meloni, la cui unica linea politica è cercare di non rompere con Trump e prendere tempo. Trump è una importante fonte di legittimazione per il governo delle destre italiane.

Sta accadendo quello che era prevedibile: il sovranismo come dottrina politica (di cui Maga è il perno) porta gli interessi di ogni stato ad entrare in collisione con quello degli altri. In questo caso l’America contro stati europei e contro l’Europa come istituzione, che si sta mostrando purtroppo impreparata ad affrontare un ruolo di rappresentanza politica ed economica dei 27 stati e che quindi rischia di pagare un prezzo pesante di credibilità e forse peggio.

Governo anti-italiano

Il governo italiano è sovranista e non ha mai nascosto di avere in Trump il suo punto di riferimento. Per questo dimostra di essere incapace di affrontare uno scontro con Trump per gli interessi dell’Italia, anche in contrasto con quelli degli Usa. Di fronte ai dazi al 30% risponde con un “trattiamo” ancora, quasi fosse sul tavolo la proposta al 10 %, già accettata da Giorgia Meloni, forse sperando di limare qualcosa per cercare di venderlo come un improbabile successo nei rapporti “privilegiati” con il Presidente Usa.

La verità è che il governo Meloni è incapace di cambiare una linea politica che è chiaramente in contrasto con gli interessi dell’Italia e con i principi della nostra Costituzione. E’ un governo contro gli interessi nazionali dell’Italia e che ha contribuito ad indebolire la coesione europea perché incapace di sostenere una linea europea di autonomia e indipendenza anche dagli Usa. Basta pensare che Salvini sostiene che è l’Unione europea che dovrebbe rinunciare alle sue politiche per l’ambiente e per la transizione energetica per evitare il disastro ambientale.

Siamo arrivati al capolinea di questo governo. Ci sono state finora tante avvisaglie, ad esempio il governo sta tentando con prepotenza e durezza di cambiare la Costituzione per arrivare ad un governo autocratico e autoreferenziale. In sostanza la Costituzione vista come scalpo per dimostrare che l’ingresso delle destre cresciute fuori dal recinto costituzionale aveva ottenuto cambiamenti di fondo. Anche sul piano sociale ed economico con la cancellazione di provvedimenti come il reddito di cittadinanza negandone l’utilità e sequestrandone le risorse finanziarie per altri scopi, la negazione del reddito minimo, il disimpegno dai rinnovi contrattuali e dalle politiche industriali, l’incapacità di garantire sbocchi positivi a crisi strategiche come l’acciaio ex Ilva.

La cultura di queste destre ha confermato che non sono un’alternativa credibile, che i condoni, la moltiplicazione del numero dei reati e l’aumento delle pene, la visione autoritaria delle relazioni sociali, sono tutti aspetti che portano ad una deriva securitaria, e situazioni sociali che avrebbero bisogno di soluzioni politiche vengono minacciate di repressione, per non parlare dei migranti, problema senza soluzione né per la parte di ingressi legali – i meccanismi restano immutati – né per la parte dei soccorsi in mare che continuano a essere contrastati, fino alla non “soluzione” albanese, emblema di diritti negati e spreco.

Ora occorre che l’Italia aiuti l’Europa a reagire tenendo testa alle pretese di Trump e adottando misure nazionali per reggere lo scontro e mettendo in discussione le stesse decisioni sugli armamenti, come ha fatto la Spagna. Questo governo non è in grado di farlo e questo diventa un peso insopportabile per gli interessi dell’Italia e dell’Europa. Per questo occorre cogliere questa occasione per porre il problema di fondo: il sovranismo ha già dimostrato di essere impraticabile e nefasto e deve lasciare il posto ad una politica di coesistenza tra diversi, di riforma e rilancio delle sedi internazionali per porre fine alle guerre, di collaborazione e coesistenza tra culture.

Prima si arriva ad un cambio politico meglio è. E’ già tardi. E’ urgente presentare all’Italia un’alternativa politica credibile per mandare a casa questo governo.

 


Articolo Articolo  Storico Storico Stampa Stampa
 
Nessun commento trovato.

Testo (max 2000 caratteri)
Nome
eMail



Scrivi i caratteri che leggi nell'immagine, rispettando le maiuscole


Trattamento dei dati
Informativa art. 13 D.lgs. 196/2003Desideriamo informarla che il D.lgs. n. 196/2003 prevede la tutela delle persone e di altri soggetti rispetto al trattamento dei dati personali. Secondo la normativa indicata, tale trattamento sarā improntato ai principi di correttezza, liceitā e trasparenza e di tutela della Sua riservatezza e dei Suoi diritti. Ai sensi dell'art. 13 del D.lgs. n.196/2003, Le forniamo, quindi, le seguenti informazioni:

    • I dati da Lei forniti verranno trattati esclusivamente per finalitā concernenti l'attivitā informativa di questo spazio
    • Il conferimento dei dati č facoltativo e l'eventuale rifiuto a fornire tali dati non ha alcuna conseguenza.
    • I dati da Lei forniti non saranno oggetto di diffusione se non quelli specifici di questo sito web.
Disclaimer
L'indirizzo IP del mittente viene registrato, in ogni caso si raccomanda la buona educazione.
Iscriviti alla newsletter
 

Cerca per parole chiave
 



Titolo
Ambiente (1)
Atti Ufficiali (2)
Avvisi (3)
Avvisi ai lettori blog (3)
Bologna (3)
Catasto (36)
Contributi al Blog (1)
Diritti (4)
Economia (64)
Energia e ambiente (1)
Finanza (23)
Finanziaria (10)
Fisco (27)
generale (3)
Internazionale (2)
Interviste (12)
Lavoro (32)
Ministero delle Finanze (10)
Nucleare (61)
Ogm (1)
Omeopatia (2)
Pace (2)
Politica (451)
Pubblicazioni (13)
Sondaggio (1)
Tobin tax (12)
Trentin (1)
Welfare (7)

Catalogati per mese:
Agosto 2005
Settembre 2005
Ottobre 2005
Novembre 2005
Dicembre 2005
Gennaio 2006
Febbraio 2006
Marzo 2006
Aprile 2006
Maggio 2006
Giugno 2006
Luglio 2006
Agosto 2006
Settembre 2006
Ottobre 2006
Novembre 2006
Dicembre 2006
Gennaio 2007
Febbraio 2007
Marzo 2007
Aprile 2007
Maggio 2007
Giugno 2007
Luglio 2007
Agosto 2007
Settembre 2007
Ottobre 2007
Novembre 2007
Dicembre 2007
Gennaio 2008
Febbraio 2008
Marzo 2008
Aprile 2008
Maggio 2008
Giugno 2008
Luglio 2008
Agosto 2008
Settembre 2008
Ottobre 2008
Novembre 2008
Dicembre 2008
Gennaio 2009
Febbraio 2009
Marzo 2009
Aprile 2009
Maggio 2009
Giugno 2009
Luglio 2009
Agosto 2009
Settembre 2009
Ottobre 2009
Novembre 2009
Dicembre 2009
Gennaio 2010
Febbraio 2010
Marzo 2010
Aprile 2010
Maggio 2010
Giugno 2010
Luglio 2010
Agosto 2010
Settembre 2010
Ottobre 2010
Novembre 2010
Dicembre 2010
Gennaio 2011
Febbraio 2011
Marzo 2011
Aprile 2011
Maggio 2011
Giugno 2011
Luglio 2011
Agosto 2011
Settembre 2011
Ottobre 2011
Novembre 2011
Dicembre 2011
Gennaio 2012
Febbraio 2012
Marzo 2012
Aprile 2012
Maggio 2012
Giugno 2012
Luglio 2012
Agosto 2012
Settembre 2012
Ottobre 2012
Novembre 2012
Dicembre 2012
Gennaio 2013
Febbraio 2013
Marzo 2013
Aprile 2013
Maggio 2013
Giugno 2013
Luglio 2013
Agosto 2013
Settembre 2013
Ottobre 2013
Novembre 2013
Dicembre 2013
Gennaio 2014
Febbraio 2014
Marzo 2014
Aprile 2014
Maggio 2014
Giugno 2014
Luglio 2014
Agosto 2014
Settembre 2014
Ottobre 2014
Novembre 2014
Dicembre 2014
Gennaio 2015
Febbraio 2015
Marzo 2015
Aprile 2015
Maggio 2015
Giugno 2015
Luglio 2015
Agosto 2015
Settembre 2015
Ottobre 2015
Novembre 2015
Dicembre 2015
Gennaio 2016
Febbraio 2016
Marzo 2016
Aprile 2016
Maggio 2016
Giugno 2016
Luglio 2016
Agosto 2016
Settembre 2016
Ottobre 2016
Novembre 2016
Dicembre 2016
Gennaio 2017
Febbraio 2017
Marzo 2017
Aprile 2017
Maggio 2017
Giugno 2017
Luglio 2017
Agosto 2017
Settembre 2017
Ottobre 2017
Novembre 2017
Dicembre 2017
Gennaio 2018
Febbraio 2018
Marzo 2018
Aprile 2018
Maggio 2018
Giugno 2018
Luglio 2018
Agosto 2018
Settembre 2018
Ottobre 2018
Novembre 2018
Dicembre 2018
Gennaio 2019
Febbraio 2019
Marzo 2019
Aprile 2019
Maggio 2019
Giugno 2019
Luglio 2019
Agosto 2019
Settembre 2019
Ottobre 2019
Novembre 2019
Dicembre 2019
Gennaio 2020
Febbraio 2020
Marzo 2020
Aprile 2020
Maggio 2020
Giugno 2020
Luglio 2020
Agosto 2020
Settembre 2020
Ottobre 2020
Novembre 2020
Dicembre 2020
Gennaio 2021
Febbraio 2021
Marzo 2021
Aprile 2021
Maggio 2021
Giugno 2021
Luglio 2021
Agosto 2021
Settembre 2021
Ottobre 2021
Novembre 2021
Dicembre 2021
Gennaio 2022
Febbraio 2022
Marzo 2022
Aprile 2022
Maggio 2022
Giugno 2022
Luglio 2022
Agosto 2022
Settembre 2022
Ottobre 2022
Novembre 2022
Dicembre 2022
Gennaio 2023
Febbraio 2023
Marzo 2023
Aprile 2023
Maggio 2023
Giugno 2023
Luglio 2023
Agosto 2023
Settembre 2023
Ottobre 2023
Novembre 2023
Dicembre 2023
Gennaio 2024
Febbraio 2024
Marzo 2024
Aprile 2024
Maggio 2024
Giugno 2024
Luglio 2024
Agosto 2024
Settembre 2024
Ottobre 2024
Novembre 2024
Dicembre 2024
Gennaio 2025
Febbraio 2025
Marzo 2025
Aprile 2025
Maggio 2025
Giugno 2025
Luglio 2025

Ultimi commenti:
Dal 25 Febbraio che si chiede ...
15/05/2022  20:32:40
.:: CARLO
Cara Maria Luisa, in senso str...
04/05/2021  20:03:02
.:: Alfiero Grandi
On. Alfiero, faccio parte del ...
07/03/2021  14:17:38
.:: Maria Luisa Paroni
Sono stata la tua segretaria a...
29/01/2021  12:20:37
.:: sonia leandri
Ci sono dei Compagni che non d...
22/01/2021  23:28:35
.:: Angelo Gentilini



Titolo



Ci sono 1081 persone collegate