Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
(www.jobsnews.it del 15/11/21)
Il segretario generale dell’ONU se n’è andato prima delle conclusioni, prendendo fisicamente le distanze dal vertice mondiale Cop26 di Glasgow sul clima, che avrebbe dovuto decidere le azioni concrete per mantenere l’aumento della temperatura del pianeta al di sotto di un grado e mezzo. Quando il presidente di Cop26 per conto dell’ONU ha annunciato le conclusioni con un groppo in gola si è capito che stava arrivando la conferma della delusione per un esito molto al di sotto delle aspettative, per certi aspetti un evidente passo indietro. Se si afferma che occorre uscire dalle fonti fossili per produrre energia e poi si reintroduce il carbone – che avrebbe dovuto essere eliminato con l’accordo di tutti entro pochi anni essendo la fonte fossile che produce la maggiore quantità di CO2 – è evidente che è impossibile essere ottimisti sulle conclusioni del Cop26... Continua a leggere...
Intervento 9/11/21
On. Alfiero Grandi in rappresentanza del Presidente della Cooperativa agricola il Chiarone di Pescia Romana Ragioni del No al deposito delle scorie nucleari a Pescia Romana e in generale nella Tuscia. Il territorio di Pescia Romana è stato reso coltivabile e abitabile dagli interventi di bonifica. Bonifica che per definizione avviene in un territorio invaso dalle acque, per farle defluire verso il mare. Ultimo intervento 10 anni fa. Il deflusso va continuamente monitorato per evitare allagamenti. In zone limitrofe ci sono stati disastrosi allagamenti: Albinia, foce del Fiora. Sogin ha escluso le aree dei vecchi insediamenti nucleari perché prossimi a fiumi o al mare. Perché questa area dovrebbe essere idonea ? Le acque utilizzate per usi civili e agricoltura debbono già essere protette da arsenico, endemico, da nitriti e nitrati. Montalto futura ha dimostrato che Montalto e la Tuscia sono già soggette ad ingiurie severe per la salute della popolazione. La bonifica ha consentito nel tempo, con investimenti e grandi sacrifici, una importante attività agricola, pilastro dell’economia della zona. La diffusione della notizia del possibile deposito delle scorie nell’area è bastata per allarmare i mercati di sbocco delle pregiate produzioni specializzate (meloni, angurie, pomodori da conserva, asparagi, cereali, olio, verdure di stagione, carne, ovini, prodotti caseari) anticipando le difficoltà future per la vendita dei prodotti. Il risanamento del territorio ha reso possibili insediamenti turistici importanti sul mare (Costa Selvaggia, Ansedonia), agriturismi, campeggi, locali in affitto. Il turismo è il secondo pilastro dell’economia locale. Alle popolazioni insediate, che hanno recuperato il territorio, oggi non può essere proposto il processo contrario, con impoverimento ed abbandono... Continua a leggere...
(www.jobsnews.it del 8/11/21)
Mi dispiace ammetterlo ma credo che Enrico Letta stia sbagliando sulla legge elettorale. Naturalmente è suo diritto rinviare la discussione e le scelte sulla legge elettorale a dopo l’elezione del Presidente della Repubblica. Il punto debole di questa scelta è che se dopo l’elezione del nuovo Presidente della Repubblica la situazione politica dovesse precipitare verso le elezioni anticipate saremmo costretti a votare con la legge elettorale in vigore, che ha fatto solo disastri e che non soddisfa né i maggioritari ad ogni costo, né tanto meno i proporzionalisti. Ricordiamo sempre che la legge elettorale attualmente in vigore è sostanzialmente un “rosatellum”. Peggiorato dal taglio dei parlamentari e da una legge che ha adattato il “rosatellum” originario al taglio degli eletti alla Camera e al Senato. Questo adattamento al taglio dei parlamentari segue sostanzialmente i voleri della Lega, ai tempi del Conte 1, quando era in maggioranza. Il Conte 2, seppure con una diversa maggioranza, invece di impegnarsi ad approvare una nuova legge elettorale, ha pensato bene di emanare il decreto del Presidente del Consiglio che dà attuazione alla legge approvata nel maggio 2019 e così il cerchio si è chiuso stabilizzando un “rosatellum” peggiorato... Continua a leggere...
(www.jobsnews.it del 1/11/21)
Venti anni fa il G8 fu oggetto di forti contestazioni a Genova. Ci furono grandi manifestazioni, a cui corrispose una repressione feroce orchestrata dalla componente autoritaria del governo Berlusconi, che trovò il suo braccio attuatore in una parte importante dell’apparato dello Stato, basta ricordare i gravissimi episodi avvenuti nella caserma Diaz. Quella contestazione, non da sola ovviamente, spinse a cambiare la composizione dei vertici mondiali, superando di fatto il G8, aprendo ad una visione dei problemi del mondo più multilaterale. Sull’onda di una critica ai vertici di pochi paesi si è arrivati al G20 che ne coinvolge un numero più grande. Si dovrebbe riflettere su una rivitalizzazione delle sedi internazionali come l’ONU, create da un sogno mondiale, colpite duramente da Trump e non solo... Continua a leggere...
(www.jobsnews.it del 25/10/21)
Il risultato delle elezioni comunali è stato sfavorevole alla destra e favorevole al Pd, riferimento di una coalizione a geometria variabile, e ha registrato il disastro del Movimento 5 Stelle. La battuta d’arresto per la destra è evidente. I tentativi di Salvini di millantare scenari favorevoli, subito dopo il voto, sono durati ben poco. Giustificazioni senza fondamento. In sé il risultato ha segnato certamente una boccata di ossigeno per le forze che contrastano, non sempre con piena consapevolezza, la destra... Continua a leggere...
promossa da OSSERVATORIO PER LA TRANSIZIONE ECOLOGICA – PNRR promosso da Coordinamento per la Democrazia Costituzionale - Laudato Sì - NOstra!
Lettera aperta 18/10/2021 Al Presidente del Consiglio Mario Draghi Al Ministro per la transizione ecologica Roberto Cingolani Al Ministro degli Esteri Luigi Di Maio Noi elettrìci ed elettori che abbiamo votato NO al nucleare nel referendum popolare del 2011 il cui risultato ha bloccato per la seconda volta - dopo quello del 1987 - il tentativo di costruire centrali nucleari in Italia per produrre elettricità non abbiamo dimenticato né i disastri di Three Miles Island, né di Chernobyl, né di Fukushima per la salute delle persone e per l’ambiente. Per questo chiediamo al Governo Draghi di respingere con nettezza in sede europea il tentativo di 10 paesi guidati dalla Francia di fare passare - nella tassonomia europea - il nucleare come energia verde e rinnovabile... Continua a leggere...
(www.jobsnews.it del 18/10/21)
La manifestazione promossa da Cgil, Cisl, Uil in piazza San Giovanni contro lo squadrismo fascista, in segno di solidarietà contro l’attacco alla sede nazionale della Cgil, è stata un successo di partecipazione. Questa manifestazione è un importante segnale di ripresa della partecipazione democratica dopo la lunga pausa dovuta al Covid, ma non solo al Covid. Molta partecipazione, tanta combattività, con un’attenzione significativa del mondo politico, associativo, culturale che riconosce al sindacato un ruolo fondamentale nei momenti difficili del nostro paese. Un attacco squadrista fascista alla Cgil, al sindacato è un segnale da non sottovalutare e non è stato sottovalutato, non solo dal sindacato... Continua a leggere...
(www.jobsnews.it del 11/10/21)
Quanto è accaduto a Roma è gravissimo. L’assalto alla sede della Cgil e la sua devastazione, il tentativo – per fortuna non riuscito – di assaltare anche la Presidenza del Consiglio, avere tenuto in ostaggio per ore in modo violento il centro di Roma sono gravi segnali che non possono essere sottovalutati.
Occorre reagire con nettezza e con forza, superando sottovalutazioni ed errori precedenti.
Non possiamo dimenticare che all’inizio di questo anno c’è stato l’assalto al Campidoglio di Washington, sede del parlamento, ispirato dal Presidente uscente Trump. Un atto eversivo, un attacco alle istituzioni USA. Ci sono differenze con quanto è accaduto a Roma, è evidente, ma il tentativo di assalto alla Presidenza del Consiglio e la devastazione della sede della Cgil appartengono ad una nuova qualità di azioni, apertamente eversive e violente, nel cuore di società democratiche, nel cui ambito un risorgente neofascismo ha avuto un ruolo dirompente. Purtroppo chi manifestava a Roma non ha compreso l’importanza di prendere le distanze da iniziative apertamente squadriste, anzi in qualche caso è stato a sentirne i rappresentanti, come in piazza del Popolo... Continua a leggere...
(www.jobsnews.it del 04/10/21)
Il voto in Germania è stato seguito più per la previsione che l’uscita di scena di Angela Merkel non avrebbe favorito il suo partito, la CDU, e a sorpresa Scholz, candidato di punta socialdemocratico, avrebbe superato sia i popolari tedeschi che i verdi, dati per favoriti all’inizio della campagna elettorale. Quando alla nevrosi dell’informazione italiana è venuta meno l’attrazione della notizia mediatica l’attenzione è scesa e il dopo elezioni è oggi pressoché ignorato. Eppure, scavando sugli aspetti fondamentali del risultato elettorale tedesco si scoprirebbe che le elezioni tedesche parlano all’Italia molto più di quanto non si voglia ammettere. Ad esempio in Italia ha prevalso il luogo comune che la sera delle elezioni occorre conoscere il vincitore. Una sciocchezza del tutto indimostrata, che serve solo a giustificare una legge elettorale maggioritaria e un eventuale premio di maggioranza alla coalizione vincente per “garantire la governabilità”... Continua a leggere...
(www.jobsnews.it del 27/09/21)
“Strana vita la mia”, storia raccontata da Romano Prodi in un libro (Solferino editore) a pochi mesi dall’elezione del nuovo Presidente della Repubblica.
L’occasione per Prodi di essere eletto alla Presidenza della Repubblica si presentò nel 2013 ma si dissolse rapidamente rivelando una fronda interna al Pd di proporzioni inaspettate. Prodi valuta i voti del Pd che gli sono mancati ben più dei 101 franchi tiratori, di cui si è parlato all’epoca, perché ritiene di avere attirato voti anche dall’altro schieramento. Resta un fatto grave, per certi versi inspiegabile, che il Pd non abbia mai aperto una riflessione per comprendere le ragioni dell’affossamento della candidatura del suo fondatore. Non avere aperto una riflessione lascia un’ombra inquietante sul Pd che sembra non essere in grado di affrontare pubblicamente questa ferita. Non lo è stato dopo la bocciatura e le dimissioni di Bersani, né con i successori immediati, né con Renzi, né con Zingaretti e per ora neppure Letta ha deciso di fare chiarezza... Continua a leggere...
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