Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
(www.jobsnews.it del 6/12/21)
Esiste una questione democratica nel nostro Paese? Alcuni segnali sono preoccupanti e sarebbe bene discuterne apertamente, prendendo anche le iniziative necessarie per correggere derive pericolose. Fuori dall’Italia, con evidenti influenze anche su di noi, cresce il numero dei Paesi che hanno derive autoritarie, settarie, atteggiamenti inumani come avviene verso i migranti al confine tra Polonia e Bielorussia, che si aggiungono ai lager che il papa ha visitato in Grecia, per richiamare un’opinione pubblica distratta, lontana, assuefatta.
Di contro non ci sono reazioni a sostegno della democrazia all’altezza delle emergenze attuali. Al contrario, il presidente del Consiglio europeo, il belga Michel (già noto per non avere battuto ciglio contro lo sgarbo di Erdogan verso La presidente della Commissione Von der Leyen), si è distinto per dichiarazioni a favore di un finanziamento dell’Unione Europea alla Polonia che vuole costruire un muro contro i migranti. Va ricordato che la Polonia è multata un milione al giorno dalla Corte di giustizia europea finchè non riconoscerà la prevalenza del diritto comunitario che imporrebbe l’abrogazione di norme che manomettono l’autonomia dei giudici polacchi... Continua a leggere...
(www.jobsnews.it del 29/11/21)
Draghi martedì parteciperà, accompagnato da un folto gruppo di ministri, ad una iniziativa organizzata da chi svolge in questa fase sostanzialmente una funzione di freno verso la transizione ecologica, Confindustria energia ed Eni. La resistenza organizzata da questi ed altri soggetti è preoccupante, perché punta a far pesare le aziende che producono energia, o usano energia da fonti fossili, su un fronte di resistenza ai cambiamenti necessari, perché non abbiamo un pianeta di ricambio. Sentiremo cosa dirà il presidente del Consiglio ad una platea riottosa che strumentalizza le comprensibili preoccupazioni dei lavoratori anziché offrire garanzie ai lavoratori e risposte sulla lotta al cambiamento climatico all’Italia. Eppure, la recente riunione del G20 a Roma e a ruota la Cop 26 a Glasgow hanno condiviso sia l’allarme degli scienziati ONU che hanno redatto una valutazione drammatica della crisi climatica del nostro pianeta, se non viene fermata in tempo, sia l’obiettivo di mantenere l’aumento della temperatura entro 1,5 gradi.
Da Draghi è lecito attendersi coerenza con le sue affermazioni fatte nelle due sedi internazionali... Continua a leggere...
(www.jobsnews.it del 22/11/21)
La conferenza Cop26 sul clima che si è svolta a Glasgow si è chiusa lasciando una sostanziosa delusione sulle sue conclusioni, cioè sulle scelte concrete per realizzare l’obiettivo centrale di non andare oltre 1,5 gradi di aumento della temperatura del pianeta. Come ha detto giustamente Giorgio Parisi, Nobel per la fisica, non è il pianeta a rischio ma la specie umana. Non si poteva fare di più? Si doveva osare di più? Sono interrogativi legittimi.
Hanno pesato negativamente sulla conferenza le pericolose tensioni politiche e militari tra Usa e Cina, appena attenuate dall’incontro tra Kerry e il ministro degli Esteri cinese a Glasgow. Ha pesato – non positivamente – l’assenza di un protagonismo dell’Unione Europea sul clima, che è comparsa solo nell’accordo bilaterale con gli Usa per proteggere acciaio e alluminio da una concorrenza sporca (di carbone), tanto che gli Usa non hanno sentito l’esigenza di allargare il confronto con la Cina invitando anche l’Unione Europea. Di contro, c’è stato l’attivismo di alcuni paesi europei, dediti ad un lavoro di lobbying, come la Francia sul nucleare. Sarebbe un errore gravissimo attendere la prossima conferenza in Egitto nel 2022. La speranza è di spostare le conclusioni di Glasgow dall’empireo rarefatto di obiettivi alla realtà di passi avanti concreti per il clima.
Altrimenti sul clima rischia di calare il sipario, dopo la grande attenzione mediatica, mentre resta la dura realtà degli sconvolgimenti della crisi climatica, che già ci accompagnano e sempre più ci accompagneranno... Continua a leggere...
(www.jobsnews.it del 15/11/21)
Il segretario generale dell’ONU se n’è andato prima delle conclusioni, prendendo fisicamente le distanze dal vertice mondiale Cop26 di Glasgow sul clima, che avrebbe dovuto decidere le azioni concrete per mantenere l’aumento della temperatura del pianeta al di sotto di un grado e mezzo. Quando il presidente di Cop26 per conto dell’ONU ha annunciato le conclusioni con un groppo in gola si è capito che stava arrivando la conferma della delusione per un esito molto al di sotto delle aspettative, per certi aspetti un evidente passo indietro. Se si afferma che occorre uscire dalle fonti fossili per produrre energia e poi si reintroduce il carbone – che avrebbe dovuto essere eliminato con l’accordo di tutti entro pochi anni essendo la fonte fossile che produce la maggiore quantità di CO2 – è evidente che è impossibile essere ottimisti sulle conclusioni del Cop26... Continua a leggere...
Intervento 9/11/21
On. Alfiero Grandi in rappresentanza del Presidente della Cooperativa agricola il Chiarone di Pescia Romana Ragioni del No al deposito delle scorie nucleari a Pescia Romana e in generale nella Tuscia. Il territorio di Pescia Romana è stato reso coltivabile e abitabile dagli interventi di bonifica. Bonifica che per definizione avviene in un territorio invaso dalle acque, per farle defluire verso il mare. Ultimo intervento 10 anni fa. Il deflusso va continuamente monitorato per evitare allagamenti. In zone limitrofe ci sono stati disastrosi allagamenti: Albinia, foce del Fiora. Sogin ha escluso le aree dei vecchi insediamenti nucleari perché prossimi a fiumi o al mare. Perché questa area dovrebbe essere idonea ? Le acque utilizzate per usi civili e agricoltura debbono già essere protette da arsenico, endemico, da nitriti e nitrati. Montalto futura ha dimostrato che Montalto e la Tuscia sono già soggette ad ingiurie severe per la salute della popolazione. La bonifica ha consentito nel tempo, con investimenti e grandi sacrifici, una importante attività agricola, pilastro dell’economia della zona. La diffusione della notizia del possibile deposito delle scorie nell’area è bastata per allarmare i mercati di sbocco delle pregiate produzioni specializzate (meloni, angurie, pomodori da conserva, asparagi, cereali, olio, verdure di stagione, carne, ovini, prodotti caseari) anticipando le difficoltà future per la vendita dei prodotti. Il risanamento del territorio ha reso possibili insediamenti turistici importanti sul mare (Costa Selvaggia, Ansedonia), agriturismi, campeggi, locali in affitto. Il turismo è il secondo pilastro dell’economia locale. Alle popolazioni insediate, che hanno recuperato il territorio, oggi non può essere proposto il processo contrario, con impoverimento ed abbandono... Continua a leggere...
(www.jobsnews.it del 8/11/21)
Mi dispiace ammetterlo ma credo che Enrico Letta stia sbagliando sulla legge elettorale. Naturalmente è suo diritto rinviare la discussione e le scelte sulla legge elettorale a dopo l’elezione del Presidente della Repubblica. Il punto debole di questa scelta è che se dopo l’elezione del nuovo Presidente della Repubblica la situazione politica dovesse precipitare verso le elezioni anticipate saremmo costretti a votare con la legge elettorale in vigore, che ha fatto solo disastri e che non soddisfa né i maggioritari ad ogni costo, né tanto meno i proporzionalisti. Ricordiamo sempre che la legge elettorale attualmente in vigore è sostanzialmente un “rosatellum”. Peggiorato dal taglio dei parlamentari e da una legge che ha adattato il “rosatellum” originario al taglio degli eletti alla Camera e al Senato. Questo adattamento al taglio dei parlamentari segue sostanzialmente i voleri della Lega, ai tempi del Conte 1, quando era in maggioranza. Il Conte 2, seppure con una diversa maggioranza, invece di impegnarsi ad approvare una nuova legge elettorale, ha pensato bene di emanare il decreto del Presidente del Consiglio che dà attuazione alla legge approvata nel maggio 2019 e così il cerchio si è chiuso stabilizzando un “rosatellum” peggiorato... Continua a leggere...
(www.jobsnews.it del 1/11/21)
Venti anni fa il G8 fu oggetto di forti contestazioni a Genova. Ci furono grandi manifestazioni, a cui corrispose una repressione feroce orchestrata dalla componente autoritaria del governo Berlusconi, che trovò il suo braccio attuatore in una parte importante dell’apparato dello Stato, basta ricordare i gravissimi episodi avvenuti nella caserma Diaz. Quella contestazione, non da sola ovviamente, spinse a cambiare la composizione dei vertici mondiali, superando di fatto il G8, aprendo ad una visione dei problemi del mondo più multilaterale. Sull’onda di una critica ai vertici di pochi paesi si è arrivati al G20 che ne coinvolge un numero più grande. Si dovrebbe riflettere su una rivitalizzazione delle sedi internazionali come l’ONU, create da un sogno mondiale, colpite duramente da Trump e non solo... Continua a leggere...
(www.jobsnews.it del 25/10/21)
Il risultato delle elezioni comunali è stato sfavorevole alla destra e favorevole al Pd, riferimento di una coalizione a geometria variabile, e ha registrato il disastro del Movimento 5 Stelle. La battuta d’arresto per la destra è evidente. I tentativi di Salvini di millantare scenari favorevoli, subito dopo il voto, sono durati ben poco. Giustificazioni senza fondamento. In sé il risultato ha segnato certamente una boccata di ossigeno per le forze che contrastano, non sempre con piena consapevolezza, la destra... Continua a leggere...
promossa da OSSERVATORIO PER LA TRANSIZIONE ECOLOGICA – PNRR promosso da Coordinamento per la Democrazia Costituzionale - Laudato Sì - NOstra!
Lettera aperta 18/10/2021 Al Presidente del Consiglio Mario Draghi Al Ministro per la transizione ecologica Roberto Cingolani Al Ministro degli Esteri Luigi Di Maio Noi elettrìci ed elettori che abbiamo votato NO al nucleare nel referendum popolare del 2011 il cui risultato ha bloccato per la seconda volta - dopo quello del 1987 - il tentativo di costruire centrali nucleari in Italia per produrre elettricità non abbiamo dimenticato né i disastri di Three Miles Island, né di Chernobyl, né di Fukushima per la salute delle persone e per l’ambiente. Per questo chiediamo al Governo Draghi di respingere con nettezza in sede europea il tentativo di 10 paesi guidati dalla Francia di fare passare - nella tassonomia europea - il nucleare come energia verde e rinnovabile... Continua a leggere...
(www.jobsnews.it del 18/10/21)
La manifestazione promossa da Cgil, Cisl, Uil in piazza San Giovanni contro lo squadrismo fascista, in segno di solidarietà contro l’attacco alla sede nazionale della Cgil, è stata un successo di partecipazione. Questa manifestazione è un importante segnale di ripresa della partecipazione democratica dopo la lunga pausa dovuta al Covid, ma non solo al Covid. Molta partecipazione, tanta combattività, con un’attenzione significativa del mondo politico, associativo, culturale che riconosce al sindacato un ruolo fondamentale nei momenti difficili del nostro paese. Un attacco squadrista fascista alla Cgil, al sindacato è un segnale da non sottovalutare e non è stato sottovalutato, non solo dal sindacato... Continua a leggere...
|
|
Ci sono 425 persone collegate
|