Di seguito gli interventi pubblicati in questa sezione, in ordine cronologico.
Come ricorderete il 12 luglio scorso la Fondazione Di Vittorio e l'Ars hanno promosso un confronto presso il Cnel per mettere a tema l'analisi della crisi finanziaria ed economica, le sue conseguenze e avanzare proposte per affrontarla con maggiore forza e minore subalternità. Dell'iniziativa abbiamo steso un verbale ragionato che contiene essenzialemente le proposte emerse. La speranza è che questo lavoro possa costituire un contributo alla discussione politica in corso
... Continua a leggere...
- Pubblicato da l'Altro quotidiano e da Paneacqua, torinovivablogspot.com, cambiailmondo.org,
Francia e Germania hanno costituito un gruppo di lavoro per avanzare proposte di riforma dell’attuale assetto europeo, mettendo la parola fine alle chiacchiere sui ruoli protagonisti di altri Stati in Europa. L’asse tra i 2 paesi più importanti dell’area euro conferma che, seppure per ragioni diverse, c’è un nucleo europeo centrale e il resto fa corona. La Francia di Hollande cerca di non restare schiacciata sui paesi più deboli, sotto attacco, anche se lo fa con un certo stile, come conferma l’insistenza per una posizione europea che faccia restare la Grecia nell’euro. La Germania ha interesse a non restare isolata e vuole evitare che si formi un’area di paesi guidata dalla Francia. L’Italia in questo quadro non c’è. Anzi, Angela Merkel spinge perché sia la Spagna che l’Italia chiedano l’intervento del fondo denominato (a torto) salvastati, accettando ulteriori condizioni.
... Continua a leggere...
- Pubblicato sul quotidiano L'Unità (luglio 2012)
La discussione aperta da Tronti merita attenzione. Sono convinto che la lettura delle 2 sinistre è il prodotto di un’ideologia. Marx ci ha insegnato che l’astrazione serve per interpretare la realtà, ma non può sostituirsi ad essa. In realtà l’idoeologia punta a plasmare la realtà e ha avuto 2 versioni che si sono alimentate reciprocamente e che Tronti definisce contestatori e liberisti... Continua a leggere...
- Pubblicato da l'Altro quotidiano, Paneacqua e Dazebao
La vittoria di Hollande in Francia ha dato una spinta per fare uscire l’Europa dalla cappa opprimente dell’egemonia neoliberale che ha imposto pesantissimi tagli alla spesa sociale, ha condannato alla recessione e alla crescita della disoccupazione, di cui purtroppo la Grecia continua ad essere sfortunata capofila. Non si è esitato a condannare la Grecia al dramma sociale, fino a sconvolgerne il quadro democratico con l’elezione in parlamento di un gruppo dichiaratamente fascista. Troppi hanno girato la testa dall’altra parte accettando di fare svolgere alla Grecia il ruolo del reprobo in Europa, alla faccia della solidarietà e del modello europeo... Continua a leggere...
- Pubblicato da l'Altro quotidiano e da Paneacqua
Un dato merita di essere analizzato attentamente. Il Governo ha insistito nell’attacco all’articolo 18 ritenendo che avrebbe contribuito a ridurre lo spread. Eppure l’iniziativa di Monti sull’articolo 18 ha messo a rischio la tenuta stessa del Governo ma non ha contribuito a ridurre ulteriormente lo spread, come il Presidente del Consiglio aveva preannunciato per tentare di giustificare l’iniziativa presa. In realtà i tassi del debito pubblico italiano sono fortemente diminuiti a breve, scontando la credibilità del debito pubblico italiano nel breve periodo, mentre lo spread non è diminuito ulteriormente sui titoli a lungo termine, anzi è risalito di poco. ... Continua a leggere...
- Pubblicato da l'Altro quotidiano e da Paneacqua
Dopo la forzatura sull’articolo 18 la luna di miele del Governo Monti è terminata. Certamente è terminata per una parte importante del mondo del lavoro e dell’opinione pubblica. Le conseguenze, anche politiche, si vedranno meglio nelle prossime settimane. Ora è legittimo interrogarsi se è accettabile che un Governo di “tecnici”, che peraltro compie scelte politicissime come quella di manomettere l’articolo 18 dello Statuto dei diritti di lavoratori e approva “riforme” che entreranno in vigore nel 2017, si vanti di non dovere rispondere agli elettori delle sue scelte, tanto più che i provvedimenti del Governo... Continua a leggere...
Comunicato dell'Associazione per il rinnovamento della Sinistra
ALFIERO GRANDI ELETTO PRESIDENTE DELL’ASSOCIAZIONE PER IL RINNOVAMENTO DELLA SINISTRA
Il direttivo nazionale dell’Ars, accogliendo la decisione di Piero Di Siena di lasciare la Presidenza nazionale dell’Ars, con breve anticipo rispetto alla scadenza statutaria del secondo mandato, ha accolto all’unanimità la sua proposta, presentata dal presidente onorario Aldo Tortorella, di nominare Presidente dell’Associazione Alfiero Grandi. Il direttivo nazionale ha impegnato i propri aderenti a partecipare e a fare partecipare alla manifestazione nazionale a Roma che la Fiom ha indetto in occasione dello sciopero nazionale del 9 marzo. La manifestazione e lo sciopero del 9 marzo vengono in un momento che vede svilupparsi - tra l’altro - una pesante discriminazione contro la Fiom per non avere firmato l’accordo voluto dalla Fiat, il rifiuto di riammettere alla Fiat di Melfi 3 lavoratori iscritti alla Fiom malgrado la sentenza favorevole del giudice di appello, l’attacco all’articolo 18. Per queste ragioni e per sostenere tutto il sindacato impegnato ad ottenere insieme equità, sviluppo dell’occupazione e difesa dei diritti di tutti i lavoratori anche l’Ars sottolinea l’esigenza di sviluppare un movimento unitario di sostegno alle iniziative dei lavoratori. Il direttivo nazionale ha deciso inoltre di prendere un’iniziativa nei confronti di tutte le componenti della sinistra italiana con l’obiettivo di contribuire alla costruzione di posizioni comuni in grado di proporre un’alternativa politica nel nostro paese. Le prossime elezioni politiche non sono lontane e il miglior modo di preparare un confronto tra alternative politiche credibili è iniziare da subito a costruire la proposta delle forze politiche e sociali che intendono avviare in Italia e in Europa una strada diversa da quella che punta unicamente alla compressione dei diritti della parte più debole della società. Ogni rinvio potrebbe rivelarsi un errore, anche perché il distacco tra rappresentanza e rappresentati richiede la capacità di coinvolgere le organizzazioni sociali e le singole le persone nella costruzione dell’alternativa politica alla destra. 28/2/2012
- Pubblicato da l'Altro quotidiano e da Paneacqua
E’ inutile negarlo: la distanza tra i titoli italiani a 10 anni e quelli tedeschi non scende, malgrado la credibilità del Governo Monti sia ben diversa da quello Berlusconi. E’ migliore il risultato dei titoli pubblici italiani a breve termine. Le difficoltà sono sul futuro. Il debito italiano è a scadenza medio-lunga e questo è stato finora un punto di forza, ma ora espone all’umore dei mercati. Forse una diversa gestione delle scadenze dei titoli pubblici potrebbe limitare i danni. Ma questa è tattica. Il problema di fondo è la differenza di credibilità a medio termine delle politiche e delle economie nazionali... Continua a leggere...
- Pubblicato da l'Altro quotidiano e da Paneacqua
Questo di tanta speme oggi mi resta ?
Questi versi di Foscolo si adattano bene all’attualità dell’Italia. Il Governo Monti ha goduto di un’apertura di credito enorme che si spiega con l’insopportabilità del Governo precedente. Tuttavia la luna di miele è a rischio, anche se Monti ha inquadrato la manovra straordinaria - approvata dal suo Governo e che il parlamento sta già discutendo - in scenari apocalittici... Continua a leggere...
- Pubblicato da l'Altro quotidiano, da Paneacqua e da www.ebdomadario.com
La sorte del Governo catalizza - comprensibilmente - l’attenzione. Berlusconi ha capito che sottomettersi alle indicazioni della Bce ed europee è una sorta di assicurazione sulla vita del Governo. Ciò non toglie che il Governo fa fatica a decidere le misure richieste per le divisioni interne e per il forte stato confusionale nella maggioranza... Continua a leggere...
|